[im] possible living è un progetto crowd sourcing, nato a gennaio 2012 dopo solo un periodo di incubazione di due mesi. Una fretta che deriva dalla motivazione urgente. Daniela Galvani e Andrea Sesta, ideatori del progetto, sono convinti che il recupero sistematico del degrado sia la vera strada per costruire un mondo sostenibile.
Per questo hanno deciso di guardare gli edifici abbandonati con occhi diversi e di suggerire un’alternativa globale - e molto ambiziosa - all’abbandono. In tempi in cui si costruiscono forsennatamente nuove palazzine, villette a schiera “a due passi dalla città”, che rimangono vuote per anni e consumano il territorio, il progetto vuole diventare un punto di riferimento mondiale per il recupero degli edifici abbandonati e un catalizzatore di energie per mettere in pratica il vero rinnovo.
Sfruttando la rete, [im] possible living affronterà nei prossimi mesi un’enorme opera di catalogazione collettiva, per cui è richiesto il contributo di tutti. Il team metterà a disposizione una piattaforma dotata di un sistema di mapping che raccoglierà le segnalazioni degli utenti. Mediante il meccanismo del wiki, le informazioni si sovrapporranno, correggendosi e integrandosi a vicenda, per comporre a più mani uno schedario completo. Oltre al sito gli utenti potranno usare un’applicazione per iPhone e Android (in fase di sviluppo) che consentirà di mappare gli edifici semplicemente inviando una foto già corredata di info geografiche. Per informazioni maggiori consultate il Blog di [im] possible living.
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