In questo post, inseriamo le considerazioni uscite dalla discussione del Tavolo Tematico 2 "Progettazione e gestione degli spazi aperti e del verde pubblico", inerenti al lavoro sviluppato il venerdì mattina e portato avanti nel pomeriggio.
1° sintesi della discussione del tavolo, mattinata di venerdì 8 luglio
02.1 - Utilizzare il bando come spunto per la costruzione di un “Programma” a supporto del tema della riqualificazione urbana;
02.2 - Programma come strumento per l’integrazione dei differenti attori nel processo di riqualificazione urbana;
02.3 - Utilizzare il bando per individuare anche spazi aperti in cui “sperimentare” nuovi approcci alla riqualificazione;
02.4 - Il bando come strumento per dare una risposta progettuale, su di uno spazio, ma anche spunto per la definizione di una serie di “regole” urbane;
02.5 - Integrare il tema della riqualificazione urbana (progetto pesante) con il tema della rigenerazione urbana (progetto leggero);
02.6 - Utilizzare il bando per lavorare sul concetto della “Memoria” come strumento per la durabilità del processo e del progetto;
02.7 - Le esperienze del bando come punto di partenza per la costruzione di una serie di buone pratiche (positive e negative) come progetti e come Governance;
02.8 - Ipotizzare nel Bando la richiesta di strumenti per la gestione economica degli spazi e del costruito (vuoti e pieni).
02.2 - Programma come strumento per l’integrazione dei differenti attori nel processo di riqualificazione urbana;
02.3 - Utilizzare il bando per individuare anche spazi aperti in cui “sperimentare” nuovi approcci alla riqualificazione;
02.4 - Il bando come strumento per dare una risposta progettuale, su di uno spazio, ma anche spunto per la definizione di una serie di “regole” urbane;
02.5 - Integrare il tema della riqualificazione urbana (progetto pesante) con il tema della rigenerazione urbana (progetto leggero);
02.6 - Utilizzare il bando per lavorare sul concetto della “Memoria” come strumento per la durabilità del processo e del progetto;
02.7 - Le esperienze del bando come punto di partenza per la costruzione di una serie di buone pratiche (positive e negative) come progetti e come Governance;
02.8 - Ipotizzare nel Bando la richiesta di strumenti per la gestione economica degli spazi e del costruito (vuoti e pieni).
2° sintesi della discussione del tavolo, pomeriggio di venerdì 8 luglio
02.9 - Utilizzare il bando come spunto per la costruzione di un “Programma” a supporto del tema della riqualificazione urbana;
02.11 - Integrare il “Programma”, sviluppato sugli attori locali, con la visione proposta dal Frame work ;
02.12 - Bando come strumento che indica solo ciò che “non si può fare” per stimolare le risposte progettuali;
02.13 - Programma come strumento per l’integrazione dei differenti attori nel processo di riqualificazione urbana;
02.14 - Utilizzare il bando per individuare anche spazi aperti in cui “sperimentare” nuovi approcci alla riqualificazione;
02.15 - Comprendere la “flessibilità dei temi”, es. il tema della mobilità visto non solo come risposta tecnica ma come disegno delle spazio;
02.16 - Il bando come strumento per dare una risposta progettuale, su di uno spazio, ma anche spunto per la definizione di una serie di “regole” urbane;
02.17 - Indagare i nuovi valori e le nuove forme di fruizioni dello spazio pubblico;
02.18 - Integrare il tema della riqualificazione urbana (progetto pesante) con il tema della rigenerazione urbana (progetto leggero);
02.19 - Utilizzare il bando per lavorare sul concetto della “Memoria” come strumento per la durabilità del processo e del progetto;
02.20 - Includere nel processo di partecipazione anche soggetti non “appartenenti” alle comunità locali (city users);
02.21 - Le esperienze del bando come punto di partenza per la costruzione di una serie di buone pratiche (positive e negative) come progetti e come Governance;
02.22 - Ipotizzare nel Bando la richiesta di strumenti per la gestione economica degli spazi e del costruito (vuoti e pieni).
02.11 - Integrare il “Programma”, sviluppato sugli attori locali, con la visione proposta dal Frame work ;
02.12 - Bando come strumento che indica solo ciò che “non si può fare” per stimolare le risposte progettuali;
02.13 - Programma come strumento per l’integrazione dei differenti attori nel processo di riqualificazione urbana;
02.14 - Utilizzare il bando per individuare anche spazi aperti in cui “sperimentare” nuovi approcci alla riqualificazione;
02.15 - Comprendere la “flessibilità dei temi”, es. il tema della mobilità visto non solo come risposta tecnica ma come disegno delle spazio;
02.16 - Il bando come strumento per dare una risposta progettuale, su di uno spazio, ma anche spunto per la definizione di una serie di “regole” urbane;
02.17 - Indagare i nuovi valori e le nuove forme di fruizioni dello spazio pubblico;
02.18 - Integrare il tema della riqualificazione urbana (progetto pesante) con il tema della rigenerazione urbana (progetto leggero);
02.19 - Utilizzare il bando per lavorare sul concetto della “Memoria” come strumento per la durabilità del processo e del progetto;
02.20 - Includere nel processo di partecipazione anche soggetti non “appartenenti” alle comunità locali (city users);
02.21 - Le esperienze del bando come punto di partenza per la costruzione di una serie di buone pratiche (positive e negative) come progetti e come Governance;
02.22 - Ipotizzare nel Bando la richiesta di strumenti per la gestione economica degli spazi e del costruito (vuoti e pieni).
Charly Parker ( direte voi: cosa c'entra?) diceva: "Imparate tutto dalla musica, poi dimenticatevelo e incominciate a suonare"
RispondiEliminaRiportando la suggestione di queste parole sui temi del dibattito a Voghiera mi viene voglia di pensare che sia importante conoscere le REGOLE ma , in un contesto di SPERIMENTAZIONE PER L INNOVAZIONE, forse possa essere utile dimenticarsene per un attimo per generare una sorta di ZONA FRANCA in cui il processo creativo sulla trasformazione innovativa dello spazio pubblico possa esprimersi liberamente, anche se sotto controllo.
Una volta stabilita la mappa degli attori, individuate le aree e scelto un approccio SITE SPECIFIC, è possibile che il concorso preveda uno "statuto speciale" con progetto ( o meglio PROCESSO o PROGRAMMA) partecipato sul posto , valutazione e approvazione rapida tramite conferenza dei servizi sul posto e costruzione immediata o autocostruzione con contributi pubblico/privati erogati direttamente? Fantasia o iper-realtà? saluti
Francesco Bombardi
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-07-08/realizzare-impossibile-165611.shtml?uuid=AaevfKmD
RispondiEliminacontributi molto interessanti. Se dovessi cercare un po di sintesi (anche se forse è ancora presto farlo) direi che il tratto comune è la voglia di utilizzare il bando per costruire una rete di relazioni/attori ai temi della progettazione urbana e rigenerazione, almeno alla scala regionale.
RispondiEliminaPROPOSTA: GIOTTO AVREBBE DISEGNATO UN BEL CIRCLE IN ... GOOGLE+
pierangelo