In uno degli ultimi numeri di Mark up, rivista del gruppo Il sole24 ore, viene introdotto il tema dell’effetto della creatività urbana, rispetto alla “qualità urbana” intesa come integrazione di differenti aspetti (fisici, spaziali, culturali, sociali, ecc.). Nello specifico, Francesco Morace autore del contributo, sottolinea come gli spazi delle periferie urbane, si stiano lentamente trasformando, in catalizzatori di talenti che sviluppano all’interno di questi territori nuove progettualità, che si ripercuoto poi su il tessuto urbano.
Citando l’autore “…Progetti di architettura e retail, movimenti artistici di diversa natura, gruppi creativi si concentrano in aree strategiche sui perimetri delle città più importanti del mondo e creano onde progettuali che toccano nel profondo le corde dell'emotività collettiva, diventando decisive nella visione stessa dei retailer più avanzati…”.
In questa visione, i “Centri storici” delle nostre città, continueranno a rappresentare, attraverso il loro valore di patrimonio culturale, un riferimento importante e principale, per tutta la collettività urbana, mentre le ex periferie, diventeranno i luoghi principali in cui sperimentare, ipotizzare e riflettere su nuove soluzioni per la “Smart City”.
Keetwonen - Quartiere per studenti (Tempohousing) |
In questa visione, i “Centri storici” delle nostre città, continueranno a rappresentare, attraverso il loro valore di patrimonio culturale, un riferimento importante e principale, per tutta la collettività urbana, mentre le ex periferie, diventeranno i luoghi principali in cui sperimentare, ipotizzare e riflettere su nuove soluzioni per la “Smart City”.
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